Al Sindaco
del Comune di Comacchio
segreteria.sindaco@comune.comacchio.fe.it
Al Presidente
della Provincia di Ferrara
provincia.ferrara@cert.provincia.fe.it
Al Presidente
della Regione Emilia-Romagna
Bologna
segreteriapresidente@regione.emilia-romagna.it
del Comune di Comacchio
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Al Presidente
della Provincia di Ferrara
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Al Presidente
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Bologna
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Oggetto: Osservazioni riferite all’adozione di Variante specifica al PRG vigente del Comune di Comacchio (art. 15, co. 4 lett. E) e lett. C) L.R. 47/78) – Modifiche normative inerenti il recepimento delle varianti al PTPR e al PTCP, le zone edificate esistenti nel territorio a est della S.S. Romea e le funzioni alberghiere.
I sottoscritti parrocchiani di San Paolo del Lido degli Estensi e cittadini, residenti del Comune di Comacchio, essendosi costituiti per la tutela degli interessi diffusi, e qui rappresentati dalla Dott. Daria Bertolaso, con domicilio in Viale dei Castagni 2, Lido degli Estensi, presso la chiesa parrocchiale di San Paolo, preso atto che l’Amministrazione comunale di Comacchio, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 70 del 10.06.2009, ha adottato “Variante specifica al PRG vigente del Comune di Comacchio (art. 15, co. 4 lett. E) e lett. C) L.R. 47/78) – modifiche normative inerenti il recepimento delle varianti al PTPR e al PTCP, le zone edificate esistenti nel territorio a est della S.S. Romea e le funzioni alberghiere”, esprimono le seguenti osservazioni.
Premesso che:
l’area circostante la chiesa di San Paolo al Lido degli Estensi, come meglio individuata con perimetrazione di colore rosso nella allegata planimetria, è classificata, secondo il PRG vigente, quale zona da attuarsi attraverso un Piano di Utilizzo (PdU) con destinazione d’uso: parte a B2.a (sottozone B2 consolidate di completamento) e parte a G3 (sottozone G3 per verde pubblico attrezzato);
Considerato che:
A) è proprio la Variante al PTCP approvata con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 140 del 17.12.2008 che ha tolto quelle tutele che da tempo erano state riconosciute all’area boscata sopracitata, così come ad altre zone pinetate del Lido di Spina (e.g. Via Giorgione e Viale Giordani);
B) in particolare, la suddetta variante al PTCP, nonostante il titolo (“Variante specifica al PTCP per la definizione della rete ecologica provinciale”) e i numerosi intenti di tutela espressi, ha sottratto queste aree boscate alle tutele dell’art. 10 (il Sistema Forestale e Boschivo) del PTCP stesso, che fino ad ora ne aveva riconosciuto la valenza ecologica ed ambientale;
Si osserva che:
- [Osservazione n. 1]: in riferimento alle conclusioni del “Rapporto ambientale e studio di incidenza della Variante specifica al PRG di Comacchio” stilato dall’ARPA (Bologna, marzo 2009), pubblicato in data 25.06.09 ed allegato alla deliberazione n. 70 del 10.06.2009 («in sede di applicazione della Variante del PRG la localizzazione degli interventi dovrà cercare di evitare perdite di superficie di habitat [...] la Variante al PRG deve assolutamente intrecciare l’approccio di organizzazione e riordino urbanistico con il fondamentale mantenimento di quelle minuscole aree localizzate soprattutto tra un urbanizzato e l’altro [...] che hanno una enorme valenza ecologica»), il valore ambientale di piccole aree naturali, anche inserite in un contesto urbano, non viene purtroppo tradotto dalla Variante al PRG in forma di tutela; [1.1.] tra queste aree naturali di ridotta dimensione dovrebbero rientrare anche le pinete del Lido di Spina e del Lido degli Estensi, tutelate per la loro valenza ecologica fino all’approvazione della variante al PTCP del 17.12.2008;
- [Osservazione n. 2]: alle pinete del Lido degli Estensi e di Spina, non più tutelate secondo l’art. 10 del PTCP, si dovrebbe comunque applicare la tutela prevista dall’art. 15 dello stesso PTCP che recita: «le zone di tutela della costa e dell’arenile interessano parti del sistema costiero presentanti caratteri di naturalità o seminaturalità, ovvero costituenti residui di arenile, dei retrostanti cordoni dunosi e di frammenti di zone pinetate o boscate non riconducibili ai sistemi di cui al precedente art. 10»;
- [Osservazione n. 3]: l’eventuale edificazione, seppur ridotta e contenuta, dell’area verde circostante la chiesa del Lido degli Estensi non garantirebbe un’adeguata zona di rispetto del luogo sacro, nel quale si svolgono celebrazioni che richiedono raccoglimento e silenzio, e dove molti parrocchiani e turisti si recano per la preghiera, soprattutto nel periodo estivo; [3.1.] in particolar modo, bisognerebbe tener conto dell’impatto acustico che comporterebbe la presenza di strutture abitative adiacenti alla chiesa (ad esempio, è esattamente verso lo spazio retrostante la chiesa – zona B2.a nell’allegata planimetria – che sono orientate le finestre del presbiterio);
- [Osservazione n. 4]: per quel che concerne l’impatto paesaggistico-visivo, la costruzione di strutture abitative nella suddetta area finirebbe indubbiamente per alterare il contesto paesaggistico e svilire la bellezza architettonica della chiesa di San Paolo, la cui struttura è stata originariamente concepita nella contiguità con la vegetazione circostante;
- [Osservazione n. 5]: la suddetta area possiede le caratteristiche per la definizione di un centro di aggregazione per la comunità del Lido degli Estensi ed i suoi ospiti estivi: meglio sarebbe prendersene cura impostando un piano migliorativo che tenga in considerazione i valori della spiritualità ed il rispetto per lo svolgersi dei servizi religiosi;
- [Osservazione n. 6] la zona in questione potrebbe essere destinata a una funzione pubblica, se adeguatamente mantenuta e valorizzata come area verde e dotata di un accesso più agibile: [6.1.] lo stretto vialetto che attualmente conduce alla chiesa non permette un’adeguata viabilità e crea un effetto “imbuto” nei giorni di maggiore affluenza turistica, ponendo anche gravi problemi di sicurezza nell’eventualità di situazioni di emergenza; [6.2.] la presenza del mercato il giorno di sabato impedisce del tutto l’accesso delle auto alla chiesa, vietando di fatto a persone con difficoltà di deambulazione e portatori di handicap la partecipazione alle funzioni religiose;
- [Osservazione n. 7]: allo scopo di rispettare i valori paesaggistici dell’ambiente e migliorare la vivibilità e la qualità urbana dei Lidi di Comacchio, si ritiene doveroso limitare il più possibile il consumo di suolo, bene comune, e porre un freno alla cementificazione in zone costiere che, peraltro, appaiono già fin troppo sfruttate (come convenuto dai firmatari della nostra petizione che al riguardo si sono espressi esplicitamente);
- [Osservazione n. 8]: anche una parziale edificazione dell’area circostante la chiesa di San Paolo contribuirebbe ad aumentare l’impermeabilizzazione del territorio ed il dissesto idrologico, creando sostanziale danno alle residue zone pinetate; [8.1.] d’altronde, né la funzione di riequilibrio climatico né il valore storico e culturale di tali alberature (tra cui molti pini marittimi che risalgono agli anni trenta del secolo scorso) sono stati presi in considerazione dalla Variante al PTCP in discussione.
Considerato altresì che:
per sensibilizzare il Consiglio e la Giunta Provinciale Provinciale di Ferrara ed il suo Presidente, il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale di Comacchio affinché rivedano la destinazione urbanistica delle zone pinetate dei Lidi di Comacchio e, in particolar modo, della zona boscata limitrofa alla chiesa di San Paolo al Lido degli Estensi, è stata promossa una petizione che ha suscitato sorpresa e profonda indignazione e ha ottenuto un’alta adesione, come attestano le 3032 firme allegate in originale alla prima copia;
Si chiede:
1) che non venga recepita la variante al PTCP che toglie la tutela alle zone pinetate del Lido degli Estensi e del Lido di Spina così come previsto da delibera del Consiglio Comunale di Comacchio n. 70 del 10.06.2009;
2) che vengano azzerati gli indici edificatori delle zone B2.a all’interno dell’area individuata con perimetrazione di colore rosso nell’allegata planimetria;
3) che la stessa area venga destinata a interesse comune, funzionale all’attività di culto, alla fruizione pubblica del patrimonio naturalistico esistente e alla qualità urbana del contesto;
4) che parimenti le due aree boscate del Lido di Spina – Via Giorgione e Viale Giordani – abbiano destinazione ad interesse comune per la valenza naturalistica esistente e per la qualità urbana acquisita nel contesto territoriale.
Lido degli Estensi, 24 agosto 2009
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