martedì 6 ottobre 2009

Integrazione alle Osservazioni alla Variante PRG



Lido degli Estensi, 5 ottobre 2009

Al Sindaco del Comune di Comacchio
segreteria.sindaco@comune.comacchio.fe.it

Oggetto: Vincolo paesaggistico su aree coperte da boschi in Lido degli Estensi e Lido di Spina – Integrazione alle osservazioni riferite all’adozione di Variante specifica al PRG vigente del Comune di Comacchio (art. 15, co. 4 lett. E) e lett. C) L.R. 47/78) - Modifiche normative inerenti il recepimento delle varianti al PTPR e al PTCP, le zone edificate esistenti nel territorio a est della S.S. Romea e le funzioni alberghiere.

I sottoscritti parrocchiani di San Paolo del Lido degli Estensi e cittadini, residenti del Comune di Comacchio, qui rappresentati dalla Dott. Daria Bertolaso, con domicilio in Viale dei Castagni 2, Lido degli Estensi, presso la chiesa parrocchiale di San Paolo, presentano la seguente integrazione alle osservazioni presentate in data 24.08.2009 e riferite alla “Variante specifica al PRG vigente del Comune di Comacchio (art. 15, co. 4 lett. E) e lett. C) L.R. 47/78) – Modifiche normative inerenti il recepimento delle varianti al PTPR e al PTCP, le zone edificate esistenti nel territorio a est della S.S. Romea e le funzioni alberghiere” (adottata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 70 del 10.06.2009).

Premesso

che con deliberazione di Consiglio n. 140 del 17.12.2008 l’Amministrazione Provinciale di Ferrara ha approvato una variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) che esenta dalle tutele previste all’art. 10 (“Il sistema forestale boschivo”) delle Norme per la Tutela Paesistica alcune aree boscate ubicate in Lido degli Estensi (quella circostante la chiesa di San Paolo in Viale degli Ulivi e in Viale dei Pini) e in Lido di Spina (la pineta di Via Giorgione e la pineta di Via Giordano);

che il Comune di Comacchio ha rilasciato in data 11.08.2009 il permesso di costruire n. 108/09 per una delle suddette aree pinetate, ovvero quella situata in Via Giorgione al Lido di Spina (pratica edilizia 543/2002).

Considerato

che alla data di entrata in vigore della Legge 431/85 (06.09.1985), nel Comune di Comacchio vigeva il PRGC approvato nel 1975, modificato dalla Variante del marzo 1985, che individuava le aree in oggetto come zone per servizi pubblici e di interesse comune;

che al momento dell’entrata in vigore della Legge 431/85 ricorrevano i presupposti di applicazione del vincolo paesaggistico, secondo quanto stabilito dalla medesima legge, trattandosi di «territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco...», secondo l’art. 82, comma 5, lettera g) del DPR 616/77, come sostituito dall’art. 1 della Legge 431/85; e al comma 6 del medesimo art. 82 stabilisce che il vincolo di cui al comma precedente «non si applica alle zone A, B e – limitatamente alle parti ricomprese nei piani pluriennali di attuazione – alle altre zone, come delimitate negli strumenti urbanistici ai sensi del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444»;

che alla data dell’entrata in vigore della legge 431/85, in base alle ricerche effettuate, le aree suddette non erano delimitate come zone territoriali omogenee A e B, né erano ricomprese nei piani pluriennali di attuazione in vigore (1984-1986). Anche nell’ipotesi che tali aree risultassero ricomprese nel piano pluriennale di attuazione 1984-1986, varrebbe comunque, oggi, la clausola della lettera b) del comma 2, art. 142 del Codice Urbani del 2008, che recita testualmente: «a condizione che le relative previsioni siano state concretamente realizzate», ipotesi, nel caso, certamente non intervenuta, perché le previsione del PRG vigente nel 1985 non state concretamente realizzate. La situazione attuale e la sussistenza del bosco mostrano come i servizi e le attrezzature di interesse comune non siano mai stati realizzati.

Altresì considerato

che le aree boscate sopra menzionate erano riconosciute e classificate come “boschi non governati” dalla cartografia del sistema forestale e boschivo redatta dalla Provincia di Ferrara nel 1997 (vedi allegato 1, composto di n. 2 fogli: tavole di riferimento, contrassegnate con il numero 4, “Zonizzazione del sistema forestale e boschivo”, stilate diversi anni dopo l’entrata in vigore della Legge 431/85).

I sottoscritti osservano

che su tali aree coperte da boschi si è dunque costituito ope legis il vincolo paesaggistico, in quanto non opera nessuna delle esclusioni previste dalla Legge 431/85. Tale vincolo permane tuttora, essendo ancora oggi presenti le essenze arboree che costituiscono il bene di interesse ambientale tutelato. Si tratta di vincolo che recepisce i connotati tipici del paesaggio (come ad esempio le pinete piantumate negli anni trenta e le dune originarie) e riconosce un bene ambientale costituzionalmente protetto e che non può soggiacere a interessi interferenti (Corte Costituzionale, sentenza n. 182/2006). Come è evidente dalla documentazione fotografica allegata (allegato 2, composto di n. 19 fogli), alberi, piante, sottobosco e dune, sono ancora ben presenti nelle aree in oggetto. Tale vincolo sottopone al controllo congiunto di Stato e Regione gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia (per i boschi solo interventi connessi al governo del bosco). Il Comune di Comacchio deve dunque rispondere al vincolo paesaggistico sul livello amministrativo e conformando la disciplina alla finalità del vincolo, che è la salvaguardia delle aree coperte da boschi. Essendosi costituito il vincolo dal 1985, la concessione del permesso di costruire e l’atto presupposto di abbattimento delle alberature deve essere sottoposto all’autorizzazione paesaggistica di cui alla Legge 431/85.

Si chiede pertanto

di rendere certo che il vincolo paesaggistico sussiste sulle aree boscate sopra indicate e di motivare perché fino ad oggi si è ignorato tale vincolo, come dimostra il permesso di costruire n. 108/09 rilasciato in data 11.08.2009 per la pineta situata in Via Giorgione al Lido di Spina (pratica edilizia 543/2002). A questo proposito si chiede altresì la sospensione immediata degli effetti delle autorizzazioni in essere e dei lavori di esbosco, in attesa di necessario accertamento da parte degli Uffici.

Documenti allegati:

1) cartografie del PTCP (1997), “Zonizzazione del sistema forestale e boschivo”

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