martedì 29 dicembre 2009

Sono 17 i pini abbattuti in Via Giorgione!









Sono 17 in totale i pini abbattuti in Via Giorgione, a quanto ne sappiamo. Veniamo a sapere oggi che, oltre agli 11 pini abbattuti in data 22 dicembre 2009, sono stati tagliati altri 6 pini in data 24 dicembre 2009, la Vigilia dello scorso Natale!
Oltre ai pini atterrati vi sono diversi alberi che risultano fortemente mutilati nella parte superiore, come potete vedere dalle foto.
Questa che vedete è la situazione attuale dell'area pinetata in Via Giorgione.

sabato 26 dicembre 2009

Valore storico-culturale delle pinete dei Lidi Estensi e Spina

Vi sono “luoghi” in cui una comunità tende a identificarsi e che sono simboli di appartenenza locale: scenografie talmente familiari da essere entrate a far parte dell’immaginario e della memoria comuni della popolazione.
Dallo scorso mese di agosto il gruppo parrocchiale del Lido degli Estensi, insieme alle associazioni e ai numerosi cittadini che ne hanno condiviso le istanze, ha portato avanti una campagna di sensibilizzazione rivolta all’amministrazione comunale perché assuma l’impegno di rispettare e salvaguardare la bellezza del nostro territorio e, in particolar modo, i patrimoni ambientali che rappresentano – assieme alle spiagge – la nostra migliore offerta agli ospiti estivi di questo tratto del litorale.

Si è parlato recentemente sulla stampa di “ambientalisti dell’ultima ora”, senza valutare il fatto che non c’è alcuna necessità di definirsi “ambientalisti” o “ecologisti” per ambire a una qualità dell’abitare migliore e a un tessuto urbano più variegato e salubre (si ricorda che per la Convenzione Europea di Firenze dell’ottobre 2000 il “paesaggio” è la parte del territorio così come è percepita dalla popolazione!). E senza contare che le pinete che stiamo cercando di difendere dall’incessante consumo di suolo che affligge la nostra costa costituiscono non solo patrimonio ambientale, ma anche storico-culturale.
E’ certamente molto più facile dimostrarlo per il caso dell’antica pineta di Ravenna, cantata da poeti quali Dante e Boccaccio, rispettivamente nella Divina Commedia (Purgatorio XXVIII 19-21) e nel Decamerone (Novella di Nastagio degli Onesti); pineta, quest’ultima, anch’essa minacciata dalla rapida espansione economica tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e quindi presa a cuore da Luigi Rava, deputato e poi ministro del Regno d’Italia (a questo proposito, cfr. A. Malfitano, Alle origini della politica della tutela ambientale in Italia. Luigi Rava e la nuova pineta storica di Ravenna, “Storia e Futuro” 1 [2002] 1-18).

Eppure, la pineta che contraddistingue la morfologia territoriale dei Lidi Estensi e Spina, e che oggi si presenta in forme assottigliate e immerse nel tessuto urbano, gode anch’essa di un valore storico importante, seppur di costituzione non plurisecolare. Forse non tutti sanno che il 2 giugno 1932, ricorrendo il cinquantesimo anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi, le autorità provinciali del tempo, tra cui Italo Balbo e Nello Quilici, si recarono a Porto Garibaldi per la commemorazione. Nel pomeriggio Balbo e Quilici attraversarono in barca il porto canale e si portarono nella tenuta detta “Scaglia”, attuale Lido degli Estensi, dove trovarono un deserto di sabbia privo di vegetazione. Secondo il racconto esposto in una delle pubblicazioni di Alberto Felletti Spadazzi, fu in questa occasione che Quilici propose di piantare una pineta per poter riscattare quella zona dalla sua desolazione. La felice intuizione (per l’industria turistica che si sarebbe in seguito sviluppata) fu favorevolmente accolta da Balbo e una settimana più tardi il Generale Agostini, comandante nazionale della Milizia Forestale, si recò a Comacchio per trattare con il proprietario Giuseppe Patrignani la piantumazione della pineta. L’anno successivo, il 1933, ebbe inizio il rimboschimento che avrebbe interessato l’area compresa tra il fiume Reno e il porto canale di Porto Garibaldi. La giovane pineta prese il nome di “Bosco dell’Impero” e divenne sede della “Colonia Marina Anita Garibaldi”, sorta per ospitare i ragazzi della provincia nel periodo estivo, e del “Campeggio Marino Italo Balbo”.

Gli 11 "pini domestici" (pinus pinea) che pochi giorni fa sono stati abbattuti in Via Giorgione al Lido di Spina, grazie al PRG vigente del Comune di Comacchio e al permesso di costruire rilasciato dal Settore Urbanistica, avevano pertanto 77 anni e una genesi fortemente voluta per la “valorizzazione” della zona un tempo detta “Destra del canale di Magnavacca”.
Anche per questo motivo i superstiti boschi di pini che contraddistinguono i Lidi Estensi e Spina possono considerarsi fondanti di un’identità litoranea ferrarese altrimenti assai labile: la loro capacità evocativa di ricordi non sfugge nemmeno ai turisti che da trenta o quarant’anni sono fedeli all’appuntamento estivo anche per la piacevolezza del soggiornare all’ombra dei pini. I tagli compiuti ai danni di queste residue pinete sono solo iniziati e non cesseranno se qualcuno non si farà carico della loro salvaguardia.

E’ ovvio che le amministrazioni comunale e provinciale, da parte loro, siano più sensibili allo sviluppo della remunerativa industria del “bagnante” piuttosto che al mantenimento di zone verdi presunte improduttive, ma il rischio è quello di mirare a un lucroso presente senza alcuna visione matura e coscienziosa del futuro, con inevitabile danno, nel tempo, anche di chi dal turismo trae la propria ricchezza.
Certamente l’equilibrio tra esigenze di modernizzazione turistica e urgenze di tutela ambientale è difficile, ma tutte le società contemporanee, civili, sono chiamate a mettere al centro del dibattito l’uso del proprio territorio con il coinvolgimento più alto possibile dei cittadini che lo popolano e lo rendono vivo.

martedì 22 dicembre 2009

Prima e dopo...

Non siamo riusciti a filmare l'abbattimento dei pini in Via Giorgione, avevamo con noi solo la macchina fotografica.
Abbiamo ripreso con la videocamera gli alberi già abbattuti (sul TG di Telestense il servizio).
Ma in queste foto avete "il prima" e "il dopo".
Ingrandendo le immagini, cliccando sopra, potrete vedere quella che è la differenza tra l'esistenza di un albero e la sua sparizione.


Il servizio sul TG regionale Rai 3
http://www.tgr.rai.it/SITOTG/TGR_popupvideo/1,8506,tgr%5Eemiliaromagna,00.html



PRIMA


DOPO

Abbattuti 11 alberi in Via Giorgione!








Oggi, 22 dicembre 2009, tra le ore 12 e le 14, sono stati abbattuti 11 pini nella pineta di Via Giorgione. I carabinieri del Lido degli Estensi, su segnalazione di Manrico Mezzogori, hanno sospeso i lavori di esbosco per accertamenti. Erano presenti anche i rappresentanti dei comitati e dei gruppi di cittadini (parrocchia di San Paolo e Legambiente) sorti a difesa delle tre pinete di Lido Estensi e Lido Spina destinate a edificazione dal PRG del 2002.
Questo il regalo di Natale da parte della nostra amministrazione comunale, ma anche dell'amministrazione provinciale di Ferrara...

sabato 19 dicembre 2009

Un caro augurio di Buon Natale dalle "nostre" tre pinete!

Bosco della chiesa di San Paolo



Pineta di Via Giorgione






Pineta di Via Giordano






lunedì 14 dicembre 2009

A tutti i consiglieri comunali di Comacchio


Come già segnalato in ripetute occasioni (cfr. la nota del Prof. Sacchetti e dell’Arch. Bedosti), la Legge Regionale 31/2002, all’art. 46, comma 4, impone ai Comuni di individuare nei propri PRG, attraverso apposita variante, le aree soggette a vincolo paesaggistico «in attesa dell’approvazione del Piano Strutturale Comunale». Questo accertamento deve interessare tutte quelle aree che rientrano nelle categorie di beni ambientali citate dalla Legge Galasso (oggi Codice Urbani).
Nell’ultima dichiarazione rilasciata dal Dirigente del Settore Assetto e Tutela del Territorio del Comune di Comacchio, in relazione al Permesso di Costruire n. 108/09, viene espressamente dichiarato quanto segue: «relativamente all’eventuale assoggettabilità del progetto al procedimento di autorizzazione paesaggistica [...], si prende atto che l’Amministrazione Comunale non ha ritenuto di dover procedere all’eventuale variante, da approvarsi ai sensi dell’art. 15 della L.R. 47/78, prevista all’art. 46 comma 4 della L.R. 31/02, né la Provincia ha provveduto in via sostitutiva, nei tempi previsti dalla legge stessa».
Tale omissione, specificatamente dichiarata dal Dirigente, rende di fatto impossibile l’utilizzo edificatorio delle aree boscate dei Lidi di Comacchio (perlomeno, in massima parte, quelle incluse nella cartografia del "sistema forestale e boschivo" redatta dalla Provincia nel 1997), giacché non è stato verificato, ora per allora, se tali aree siano escluse dal vincolo paesaggistico. Si ritiene che l’inadempienza sopra indicata renda non legittime alcune delle previsioni dello strumento urbanistico vigente.
E si ricorda che nella recente sentenza del TAR Emilia-Romagna n. 02649/2009 è sottolineato «l’obbligo giuridico del Comune di accertare» se vi siano titoli abilitativi rilasciati (o procedimenti in itinere) in situazione identica a quella delle abitazioni costruite sull’arenile a Porto Garibaldi, affinché vengano adottati immediatamente gli appropriati provvedimenti. Sulla base di tale sentenza risulta evidente che il PRG in vigore nel Comune di Comacchio può contenere previsioni non conformi alla pianificazione territoriale sovraordinata (nel caso, la tutela degli articoli 13 e 20 del PTCP): «La circostanza, poi, che la provincia abbia approvato il PRG del Comune di Comacchio, non fa venir meno la forza precettiva delle citate prescrizioni che devono comunque, ritenersi integrative del PRG stesso».
È urgente che il Consiglio Comunale consideri la necessità dell'accertamento delle aree soggette a vincolo paesaggistico. L'Amministrazione, infatti, potrebbe cadere nel grave errore di rilasciare autorizzazioni edificatorie illegittime, con irreversibili danni a preziosi beni ambientali esistenti nel nostro territorio e pesanti conseguenze per il Comune di Comacchio.

mercoledì 9 dicembre 2009

Cominciano i lavori in Via Giorgione, 09.12.2009








Per ora si è provveduto alla recinzione dell'area. Voci ufficiose sostengono che per i prossimi giorni non sono previsti i lavori di esbosco. In ogni caso consultate il nostro blog per l'evoluzione della situazione.

Consiglio Comunale Straordinario sulla questione "pinete di Comacchio destinate a urbanizzazione"

Informiamo e avvisiamo che

lunedì 14 dicembre, ore 20.45

presso il Comune di Comacchio si terrà il secondo Consiglio Comunale Straordinario relativo alla questione "pinete dei Lidi di Comacchio destinate a edificazione". Invitiamo tutti gli interessati alla salvaguardia dell'area boscata limitrofa alla chiesa di San Paolo al Lido degli Estensi e della pineta di Via Giorgione al Lido di Spina, e nella possibilità di raggiungerci, a essere presenti in questa occasione per manifestare il proprio dissenso rispetto alle ultime scelte dell'Amministrazione Comunale in materia urbanistica.

Un ulteriore avviso: Manrico Mezzogori terrà un comizio venerdì prossimo, 11 dicembre, ore 18.45, in piazza Folegatti a Comacchio, interamente dedicato all'analisi della situazione delle tre pinete destinate a edificazione dal PRG comunale del 2002 e non più tutelate dal Piano Territoriale della Provincia di Ferrara. Invitiamo tutti a pertecipare.

lunedì 7 dicembre 2009

Non è la legge che abbatte le pinete e spiana le dune!

Non è la legge che abbatte le pinete dei Lidi Estensi e Spina, ma il modo in cui è stata applicata dal Comune di Comacchio la Legge Galasso (L. 431/1985, oggi confluita nel Codice Urbani) istitutiva del “vincolo paesaggistico”.
Con la variante al PTCP relativa alla “rete ecologica” del dicembre 2008, l’Amministrazione provinciale di Ferrara ha effettuato il “riesame” delle singole aree boscate riclassificando quelle esterne ai “perimetri urbani e alle aree edificabili”, e sollevando, in questo modo, implicitamente, quelle interne agli abitati dalle tutele provinciali che per molti anni ne avevano garantito la salvaguardia dall’edificazione. Con questa operazione, tuttavia, non è stata modificata la loro intrinseca “natura” (pinete erano, pinete rimangono!), né è stato escluso il gravame del “vincolo paesaggistico” (qualora esistente), né tanto meno sono state rese edificabili.
L’edificabilità sulle aree delle pinete, già destinate a servizi dai PRG previgenti, è stata decisa dal Comune di Comacchio che ha ritenuto, sulla base di specifici pareri tecnici (Ufficio tecnico comunale, Ufficio per il Piano Territoriale della Provincia) che, pur essendo ancora “boschi”, le aree non fossero sottoposte al vincolo paesaggistico.

Facciamo il punto.
Nel 2002 la legge regionale n. 31 impone ai Comuni di individuare nei propri PRG le aree soggette a vincolo paesaggistico. Nell’ottobre 2003 viene sottoscritto l’Accordo tra il Ministero per i beni e le attività culturali, la Regione Emilia-Romagna e le Associazioni delle autonomie locali (ANCI), nel quale sono stabiliti i criteri per attuare le disposizioni del Codice Urbani.
Nel 2006, con atto a firma del solo Direttore Generale della “Direzione Generale Programmazione” della Regione Emilia-Romagna, viene emessa una “Circolare interpretativa in merito all’individuazione delle aree urbane escluse dalla tutela paesaggistica”. Un testo di difficile interpretazione, quest’ultimo, per le incertezze e contraddizioni che lo caratterizzano e che non aiuta a escludere la lettura che, “suo malgrado”, è stata data dal Comune di Comacchio. Una lettura da ritenersi contrastante con il Codice Urbani e con l’Accordo sottoscritto nel 2003, perché non è più la presenza di determinati indici di copertura e densità di edificazione ad escludere il formarsi per legge del vincolo paesaggistico, ma la mera appartenenza al “centro abitato”.

All’Amministrazione comunale sono stati forniti elementi per “prendere contezza” di ciò che la legge e l’Accordo richiedono per l’accertamento dell’esistenza del vincolo paesaggistico sui territori coperti da bosco: verificare, ora per allora, se le pinete ricadono in “parti del tessuto urbano” che al 1985 non avevano le caratteristiche delle “zone B” (rapporto di copertura maggiore di 1/8, densità territoriale maggiore di 1,5 mc/mq) e, in tal caso, riconoscere l’esistenza del vincolo.
Questa verifica, che a nostro parere avrebbe portato ad affermare la sussistenza del vincolo sulle pinete dei Lidi (se non in tutte, certamente in massima parte), non è stata effettuata. E’ stata invece sostituita dall’applicazione di una lettura (peraltro parziale) di una Circolare regionale; senza considerare che una “circolare” non può consentire interpretazioni contrastanti con la legge (Codice Urbani) e con l’Accordo sottoscritto nel 2003 tra Stato-Regione-ANCI.
E’ questa operazione che non è conforme alle regole, ed è questa operazione che consente di abbattere, oggi, i pini di via Giorgione, domani, quelli che circondano la chiesa di San Paolo al Lido degli Estensi.

domenica 6 dicembre 2009

Manifestazione in Largo Giorgione, 06.12.2009








Oggi, domenica 6 dicembre 2009, in Largo Giorgione al Lido di Spina, nei pressi della pineta per la quale è stato rilasciato un permesso di costruire, si è svolta una manifestazione-assemblea organizzata da Legambiente di Comacchio e dai comitati di cittadini sorti per la salvaguardia delle pinete dei Lidi di Comacchio destinate a edificazione dal PRG comunale del 2002.
In questa occasione hanno preso la parola: Marino Rizzati per Legambiente, Circolo di Comacchio, Manrico Mezzogori per la Consulta del San Camillo, Daria Bertolaso per il gruppo parrocchiale di San Paolo al Lido Estensi, e i cittadini Stefano Martini e Giovanna Mazzoni.
Ringraziamo tutti coloro che hanno voluto partecipare, in particolar modo Giampaolo Balboni del WWF di Ferrara, Marco Bondesan della Società Naturalisti Ferraresi, molti cittadini di Ferrara e molti dei firmatari della petizione raccolta dal gruppo parrocchiale, i quali ci hanno raggiunto seppur residenti a Bologna o in città ancor più lontane. Erano presenti anche consiglieri comunali e rappresentanti dei diversi partiti che ringraziamo e invitiamo ad agire nelle loro possibilità affinché le aree boscate dei Lidi di Comacchio possano essere tutelate e rimanere bene ambientale comune.


Il servizio su Tg Telestense (07.12.2009):
http://www.telestense.it/flv/popup.php?file=http://telestense.smil.weebo.it/20091207_03.xml