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Chiesa di San Paolo, Lido degli Estensi (foto di Christian Martuzzi) |
Si è svolto nell’accogliente contesto del polo scolastico del Lido degli Estensi il convegno La chiesa nella pineta. Architettura e territorio, organizzato dalla Parrocchia di San Paolo al Lido degli Estensi nel 50° di edificazione della chiesa parrocchiale. L’idea
ispiratrice del convegno era quella di lasciarsi provocare
dalla bellezza della chiesa immersa nella pineta (la cui architettura è
finalizzata ad ospitare e favorire l’esperienza spirituale) per
riflettere sui valori che debbono ispirare la comunità civile nella
gestione del proprio territorio.
Il
prof. Diego Maestri, già docente di architettura presso le Università
di Roma e dell’Aquila, ha iniziato presentando in modo accattivante le
complesse fasi della progettazione della chiesa di San Paolo, opera
dell'architetto Saul Bravetti (Cesenatico 1907 - Savignano sul Rubicone
1971), a partire dallo studio delle (poche) tavole di progetto
conservate nell’Archivio parrocchiale e nell’Archivio vescovile di
Comacchio. Maestri ha evidenziato alcune particolarità architettoniche e
gli espedienti tecnici che fanno dell’edificio una struttura ‘viva’, come le mensole, poste in un
equilibrio che permette l’originale apertura di luce sulla sommità della
copertura.
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Schizzo prospettico di Saul Bravetti |
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Le mensole della chiesa di San Paolo |
Paolo
Cavallucci, architetto di Cesena che ha raccolto un
ricchissimo archivio su Saul Bravetti, ha proposto un articolato
excursus sulla figura del progettista della chiesa. Una abbondante serie
di immagini ha permesso ai presenti di prendere contatto anche visivo
con il genio e le opere dell’artista, architetto e urbanista
cesenaticense.
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Saul Bravetti |
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Paolo Cavallucci |
Dopo
il coffee break, finemente curato dagli alunni della Scuola
alberghiera, è stata la volta dell’architetto Francesco Sacchetti di
Bologna (collaboratore di diverse amministrazioni comunali per la
redazione di piani regolatori e già docente di Urbanistica presso
l’Università di Firenze) che ha messo a fuoco le ragioni della regola
urbanistica: redigere un piano urbanistico è la difficilissima
operazione di "comparazione discrezionale di interessi contrapposti",
nella quale individuare che cosa si debba intendere per "interesse
pubblico" al quale riconoscere la prevalenza sugli altri interessi in
causa. "Oggi - sostiene Sacchetti - l’'interesse pubblico' percepito
dalla comunità si focalizza sull’esigenza di garantire: la permanenza
delle 'risorse', la permanenza dei 'valori' nei quali le comunità
insediate riconoscono la loro identità (paesaggio, storia), la 'salute'
(aria, rumore, inquinamenti vari) e la 'qualità di vita' (mobilità,
servizi, tutele sociali)". L’architetto
Sacchetti, che con la moglie Raffaella Bedosti è prezioso consulente
del gruppo parrocchiale sorto a tutela delle pinete dei lidi di Comacchio nel 2009,
ha ribadito come il significato delle iniziative del gruppo è sempre
stata l'attenzione a tutto il territorio e alla affermazione di un'identità legata anche alle particolarità paesaggistiche di questa zona,
rappresentate in modo efficace dalla collocazione della chiesa di San
Paolo nel contesto di una pineta storica (piantumata negli anni '30). "L’ambito proprio della salvaguardia
delle pinete - ha concluso Sacchetti - avrebbe dovuto essere, e
speriamo che questo avvenga, quello della regola urbanistica, con
la ragionevole consapevolezza che 'il pineto' va salvato per
l’arricchimento che portano, all’ambiente del centro abitato (e alle
persone), gli ultimi residui 'naturali'
nei Lidi di Spina ed Estensi, e che 'il valore giuridico del
paesaggio' o la sua qualificazione come 'bene comune' non sono valori in
sé, ma il prodotto finale di un processo di riflessione che riconosce
questi valori – non negoziabili - e ne impone sul piano concreto della 'regola urbanistica', il rispetto".
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Don Giuseppe Stoppiglia e Francesco Sacchetti |
Ha
concluso il convegno don Giuseppe Stoppiglia (che ha operato a
Comacchio negli anni ’70 ed è fondatore e presidente di Macondo,
Associazione per l’incontro e la comunicazione tra i popoli) che ha
proposto alucune interessanti riflessioni sul senso del paesaggio nella
spiritualità: il rapporto che si vive con il territorio deve essere
segnato dalla contemplazione della bellezza e gratuità della realtà, da
un senso di appartenenza determinato non solo da una presenza fisica, ma
soprattutto dall’inserimento in una storia e in una rete di relazioni
interpersonali. Don Giuseppe ha poi ricordato la sua opera di educatore a
Comacchio, riflettendo su come questa città ha per certi versi perduto
il senso di valore della sua identità e ricchezza legata anche al
paesaggio, soccombendo a logiche di interessi puramente economici. E
parlando della presenza turistica sul territorio ha espresso considerazioni più
propriamente riferite alla vita della comunità ecclesiale, evidenziando
provocatoriamente la sua personale difficoltà a comprendere il
significato di celebrazioni eucaristiche frequentate da turisti
«transitanti», che non vivono una reale e immediata condivisione di vita
comunitaria.
Una
posizione, quella di don Stoppiglia, che vuole positivamente
sottolineare l’importanza della comunione di vita che deve scaturire
dall’eucaristia. Tuttavia, la dimensione della Chiesa è ‘cattolica’, cioè
universale, e la
Parrocchia del Lido degli Estensi ha potuto sperimentare, negli anni, come buona parte dei turisti viva, nel periodo estivo, un particolare senso di appartenenza e arrivi a tessere
legami spesso importanti con gli stessi parrocchiani residenti, dunque una realtà "altra" e ben più confortante di quella paventata da Stoppiglia (non dimentichiamo il preziosissimo aiuto offerto dai molti turisti e proprietari di seconde case nell'occasione della raccolta delle firme per la petizione che richiedeva la salvaguardia della pineta circostante la chiesa, né il sostegno e la concreta solidarietà offerti quando la portavoce del gruppo ha dovuto affrontare il processo intentato dal proprietario dell'area boscata di Via Giorgione).
Alcuni
doverosi ringraziamenti: ai relatori, che con competenza hanno offerto
un importante momento culturale alla cittadinanza di Comacchio e ai
turisti presenti; al gruppo organizzatore del Convegno (don Michele Zecchin, Cesare Felletti Spadazzi, Maurizio Paiola, che è stato, oltretutto, il 'moderatore' di questa mezza giornata di studi, Guido Zarattini, Gianluca Guizzardi, Daria Bertolaso); all’Istituto di Istruzione
Superiore Remo Brindisi che ha ospitato il convegno mettendo a
disposizione non solo la struttura, ma anche il giovane personale per
l’accoglienza dei partecipanti e per il coffee break.
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Maurizio Paiola |
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Don Michele Zecchin |
La Parrocchia di San Paolo curerà nei prossimi mesi la pubblicazione degli Atti del Convegno.
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