San Nicolò prima del crollo definitivo avvenuto nel mese di gennaio 2011.
San Nicolò prima del fortunale di giugno 2008.
In relazione ad un intervento recentemente comparso sulla stampa locale a riguardo dell’Oratorio di San Nicolò al Lido degli Estensi, la Comunità Parrocchiale di San Paolo tiene a fare alcune precisazioni.
L’Oratorio, la cui costruzione risale al 1712, fu donato alla Parrocchia nel 1991 dal sig. Lauro Mazzoni. Nel 1998 fu elaborato un primo progetto di ristrutturazione, che non è mai stato realizzato.
Il 14 giugno 2008 un fortunale fece crollare gran parte della struttura: già la copertura era caduta a causa delle intemperie. La Parrocchia si attivò immediatamente per un progetto di sistemazione che prevedeva il consolidamento della facciata rimasta in piedi e il rifacimento della base delle altre pareti.
Anche grazie all’iniziativa della Commissione diocesana per l’Arte sacra e i Beni culturali, la Soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio di Ravenna, l’Ente Parco del Delta del Po e il Comune di Comacchio approvarono il progetto di sistemazione dell’Oratorio a causa del suo ragguardevole valore storico-religioso.
Per la realizzazione del recupero furono richiesti preventivi di spesa a più imprese. Specie a causa del degrado della facciata e dello stato fortemente deteriorato e friabile dei mattoni, si rivelò difficile la definizione esatta dell’importo dei lavori, che in ogni caso, anche nella sua minima quantificazione, risultava troppo oneroso per le risorse della Parrocchia. La questione è stata più volte esaminata dal Consiglio Parrocchiale per gli Affari economici, che, considerata l’assenza di una prospettiva di utilizzazione pastorale dell’Oratorio, non ha ritenuto di mettere tra le priorità di bilancio tale spesa di ristrutturazione.
Nel frattempo il degrado della struttura ha purtroppo portato al crollo, avvenuto più di qualche settimana fa, esattamente nel mese di gennaio di quest’anno.
Ora, in vista di un eventuale recupero dell’Oratorio, oltre al problema del reperimento di fondi presso enti pubblici o privati, si pone quello della revisione del progetto già approntato. Nel confronto con gli Enti interessati si dovrà valutare l’opportunità della ricostruzione (anche solo parziale), ovvero della semplice sistemazione dei resti perimetrali come memoria storica degli oratori di Valle.
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